Anabolizzanti e farmaci proibiti, 10 indagati a Messina

Gli antibatterici chinolonici sono una tipologia di farmaco antibiotico che viene utilizzato per trattare serie infezioni pediatriche e dell’età adulta (6)(3). Esiste una correlazione tra antibatterici chinolonici (acido nalidixico) e fluorochinolonici e lesioni cartilaginee soprattutto nelle articolazioni sottoposte al carico corporeo. steroidi L’impianto è attualmente approvato per il trattamento dell’edema maculare secondario a retinopatia diabetica, occlusione venosa retinica e uveiti intermedie/posteriori non infettive. Stando ai dati post-marketing, il sistema di rilascio prolungato di desametasone è efficace per 3-6 mesi nella maggioranza dei pazienti.

Il paracetamolo, principio attivo presente nella Tachipirina, non è ricompreso in questa categoria di farmaci. La sua azione infatti non interviene a livello del sistema COX-prostaglandine e nei processi infiammatori, ma agisce direttamente sul sistema nervoso centrale ed ha un’azione antipiretica e di antalgico puro. I trattamenti di lunga durata, a loro volta, posso avere diversi effetti collaterali. Come primo aspetto possono influenzare l’appetito e condizionare un aumento di peso.

Effetti degli anabolizzanti sulla salute

I Corticosteroidi sono considerati la prima linea di trattamento per la Sarcoidosi. Questi farmaci sono farmaci potenti che possono rallentare, arrestare o addirittura prevenire danni agli organi, riducendo l’infiammazione causata dalla Sarcoidosi. I cortisonici comunemente prescritti includono cortisone, prednisone e prednisolone.

La percentuale di effetti collaterali risultò maggiore rispetto all’impianto di desametasone. Fino all’81,7% di tutti i pazienti fachici sviluppò o ebbe una progressione della cataratta. Va notato come il miglioramento nell’acuità visiva fu recuperato dopo l’intervento di estrazione della cataratta, con risultati visivi a lungo termine paragonabili a quelli dei pazienti già pseudofachici prima dell’iniezione di fluocinolone. A differenza dell’impianto di desametasone, quello di fluocinolone non è biodegradabile, pertanto l’impianto rimane all’interno della cavità vitreale anche dopo il termine dell’effetto farmacologico.

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I farmaci a scopo anabolizzante vengono assunti generalmente in maniera ciclica, cioè intermittente. La conoscenza dei presunti benefici ed effetti avversi si basa esclusivamente sui dettami dei preparatori atletici o provengono da articoli a carattere divulgativo avvalorati da improbabili fonti scientifiche. I FANS disponibili in forma di pomata o gel sono indicati per dolori muscolari e articolari e in genere hanno meno effetti collaterali rispetto alle pasticche o compresse.

Fin dalla loro scoperta negli anni ’40 i corticosteroidi sono diventati uno tra i farmaci più usati ed efficaci nel trattamento di patologie infiammatorie ed autoimmuni. Usati anche come supplemento nell’insufficienza surrenalica così come nella gestione di disturbi dermatologici, polmonari, reumatologici, oftalmici, ematologici e gastrointestinali hanno cambiato radicalmente la storia clinica di alcune patologie. Gli anabolizzantihanno un ruolo nella medicina moderna, per esempio vengono raccomandati a uomini anziani che non producono abbastanza testosterone o in casi di perdita di tono muscolare o pubertà ritardata. Sono versioni artificiali del testosterone naturale prodotte in laboratorio e l’assunzione non è dannosa se non si superano le dosi fisiologiche. È possibile dunque giungere alla conclusione per cui l’uso inappropriato (eccessivamente prolungato o a dosaggi troppo elevati) di determinate classi di farmaci sono un fattore di rischio per lo sviluppo di alcune patologie muscoloscheletriche.

Le raccomandazioni del medico

La condizione di iperuricemia è ancor più favorita in pazienti che hanno subito l’impianto di un organo da donatore (14)(15). Nonostante la iperuricemia, gli episodi di gotta infiammatoria come effetto avverso di terapie diuretiche a lungo termine, è raramente osservabile. C’è una correlazione tra iperuricemia e lo sviluppo di tofi (deposizione di acidi urici intra o extra articolari che causa i tipici sintomi infiammatori). Tale conseguenza avversa ha spinto diversi ricercatori a suggerire un intervento farmacologico parallelo, basato sulla riduzione degli acidi urici, in pazienti che non possono rinunciare ai diuretici (5). In conclusione, diversi corticosteroidi sono disponibili ed efficaci per il trattamento dell’EMD, sia nelle forme naïve sia nei casi refrattari alla terapia con anti-VEGF.

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Tali effetti tendono a essere più frequenti nei trattamenti ad alte dosi per lunghi periodi, nei soggetti anziani e nelle persone in cattiva salute. Circa l’80% di prednisone viene convertito a prednisolone, che ne rappresenta il metabolita attivo, grazie al metabolismo di primo passaggio epatico. Un’altra patologia molto discussa in letteratura e di interesse fisioterapico risulta essere la Frozen Shoulder o capsulite adesiva. Tale patologia sembra essere favorita dall’uso di farmaci inibitori della proteasi (usati per la cura dell’HIV), fluorochinoloni, isoniazide e farmaci antiepilettici (in particolare i barbiturici) (41)(42). Questi ultimi due farmaci sembrano essere la causa di una Complex Regional Syndrome che colpisce anche la mano e il polso (43). Anche la ciclosporina e il tacrolimus, specialmente in pazienti che hanno subito il trapianto di un organo, possono determinare dolore simmetrico delle epifisi e una distrofia del sistema nervoso simpatico (44).

I disordini muscoloscheltrici indotti dall’uso e dall’abuso di farmaci sono caratterizzati da una complessa presentazione clinica sebbene il dolore articolare e il dolore muscolare siano spesso gli unici sintomi lamentati dal paziente. Al fine di evitare danni permanenti dati dalla persistenza dell’edema, in questi pazienti è raccomandabile uno shift precoce verso la terapia con desametasone. La prevalenza della chirurgia della cataratta risultò più alta nei bracci trattati con triamcinolone acetonide 4 mg e 1 mg (rispettivamente 83% e 46%) rispetto al braccio fotocoagulazione focale/griglia (31%). Analogamente l’aumento della IOP≥10 mmHg risultò più frequente tra i pazienti trattati con triamcinolone acetonide 4 mg e 1 mg (33% e 18% rispettivamente) rispetto a quelli che ricevettero fotocoagulazione focale/griglia (4%) (2). Successivamente lo studio DRCR.net protocollo I ha confrontato l’efficacia del trattamento con ranibizumab + fotocoagulazione (immediata o differita) rispetto al trattamento con triamcinolone 4 mg + fotocoagulazione immediata e rispetto alla sola fotocoagulazione.

Dal momento che l’artrite settica è la complicazione maggiormente temuta post infiltrazione, bisogna identificare i soggetti maggiormente a rischio di questa rara complicazione, che sono i pazienti reumatici che ricevono farmaci citotossici (18)(5). L’abitudine ad un confronto interprofessionale col medico curante potrebbe inoltre permettere un migliore monitoraggio della terapia farmacologica e l’identificazione di percorsi preventivi o conseguenti all’uso di farmaci potenzialmente dannosi. L’ultimo aspetto da considerare riguarda la scelta dei farmaci immunosoppressori da utilizzare nei soggetti candidati alla sospensione dello steroide (sia immediata, precoce o tardiva).